La StramAzzate e le salite in compagnia
CRONOSCALATA DEL 4 LUGLIO
Stavo ancora finendo di scrivere il post sulla Corriforte di Fenestrelle (vai a Domenica a Fenestrelle Corriforte 4000 scalini) quando Stefano mi parlò della StramAzzate. "La sera di martedì 4 luglio ad Azzate (VA) c'è una breve cronoscalata di 1 km al 9% con alla fine 46 gradini. La facciamo?"
Ci penso un po' su e poi decido di buttarmi. Quindi prendo il telefono, chiamo altre 2 vecchie conoscenze di Folle di corsa e ci organizziamo.
STRAMAZZATE
Certo che con un nome così, non potevo rimanere indifferente.
Azzate è una piccola città sul versante nord di una collina che dà sul Lago di Varese e le montagne. La bellezza del luogo ha da sempre attirato numerose famiglie dell'aristocrazia lombarda le quali costruirono proprio qui le loro Ville. Ma per scoprire di più su Azzate, ti rinvio al sito della Pro Loco.
Il Lago di Varese e la sua vista, comunque, sono le protagoniste della StramAzzate. La gara infatti si svolge dando le spalle al lago e salendo verso il paese lungo Via Maccana (antica cascina), fino ad arrivare al Belvedere Ghiringhelli.
Beh, in realtà è la frazione di 970 metri di cronoscalata con pendenza media del 9 % che arriva a questa piazza dove poter ammirare il Lago di Varese... la StramAzzate finisce invece un po' più su, in cima ad altri 46 gradini.
Quella che si è corsa martedì 4 è stata l'edizione numero 9 della gara podistica promossa dalla Runners ValBossa che, come spesso accade per le sfide presenti su Folle di corsa, si dice che debba la propria origine ad una scommessa fatta in un bar.
Scommessa o meno, la StramAzzate 2017 ha deciso di aiutare AIL Varese Onlus e le persone con malattie ematologiche.
IL FOLLE TEAM
Altro che mitico Dream Team del basket, qua si deve parlare del Folle di corsa Team.
Abbiamo Stefano, l'uomo del Canale di Bene Vagienna (vai a Corsa nella Bealera 2015: la versione di Stefano), componente del LabirinTeam, corridore da Campanile, propugnatore della StramAzzate. Poi c'è Luca, componente anch'egli del mitico LabirinTeam e vincitore della prima sfida di corsa al mondo dentro un Labirinto (vai a Perditi a Masino come ha fatto il LabirinTeam). E infine Nicolò, il detentore del record nella Cronoscalinata al Campanile di Mede.
Tutti insieme componiamo, tra grasse risate ed innumerevoli follie sportive, un gruppo che sceglie di iscriversi alla StramAzzate inserendo nella casella della società di appartenenza un Folledicorsa al posto di un ben più agonistico ProSesto Atletica.
Facendo in questo modo ci è concesso di prendere la cronoscalata così, come viene.
LA GARA
Un'ora prima della gara ci stiamo già scaldando, facendo un sopralluogo del percorso e progettando ognuno la propria tattica di gara. Poi tutti giù alla linea di partenza, insieme al centinaio di altri runners iscritti. In fila secondo il numero di pettorale.
Si parte alle 20.00, singolarmente, ogni 15 secondi. Pian piano ci avviciniamo alla linea del via. Vedo partire con un buon ritmo anche un corridore scalzo.
E ora tocca a Giulio, 81 anni, che si incammina con un passo lento ma inesorabile mentre tutti lo sproniamo con il nostro applauso. Mi volto verso il team e dico che, se l'avessi incontrato sul percorso, l'avrei accompagnato per un tratto di strada.
Passano i secondi e si avvicina il mio turno. Quattro, tre, due, uno ed è la mia volta.
Imposto fin da subito un ritmo per quell'immenso rettilineo in leggera salita. Il percorso è segnalato da piloncini rossi ogni 20 m circa e, allo scattare di ogni centinaio di metri, c'è l'indicazione del terreno percorso. Ormai Giulio è sparito dietro a quella curva lontana e quindi si dovrebbe trovare nel tratto più...
Luca mi riprende e mi sorpassa a grande velocità. Si scoprirà poi che il meno esperto e quotato tra di noi finirà davanti in classifica, con un bel po' di margine e un tempo di tutto rispetto.
Ai 700 m riparto a correre, questa volta a cannone sul tratto forse più impegnativo del percorso.
La fatica, ovviamente, si fa sentire quasi subito. Cerco di resisterle, non farmi vincere passo dopo passo fino a quando, a poche decine di metri dall'inizio dei 46 gradini..."Ed ecco arrivare Nicolò per Folle di corsa!"
Lo speaker mi distrae e le risate quasi mi ammazzano. Sono costretto a camminare e, giustamente, qualcuno dal pubblico mi redarguisce e mi intima di continuare a correre.
Ritorno a trotterellare, fino all'inizio degli scalini. Una piccola riflessione sul come affrontarli e poi la premiata tecnica del farseli "fluidamente" due a due, aggrappandosi alla ringhiera.
1 metro oltre la linea Luca, Nicolò e Stefano mi aspettano, seduti. Molto affaticati ma non distrutti.
IL BELVEDERE
E' sempre un bel vedere trovarsi in mezzo ad una gara così, faticosa e distruttiva solamente a seconda della velocità a cui la fai. Se poi si finisce sul belvedere di Azzate magnando una salamella seduti su una panchina, ancora meglio.
Sembriamo forse delle persone Stramazzate nel primo posto che abbiamo trovato? No.
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