Un regalo per ogni runner
SPECIAL DI NATALE Ciao, ti ho fatto attendere troppo? Forse sì.
O forse stai attendendo qualcosa di più importante. Il Natale, per esempio.
Eh sì, proprio quel periodo di festa e gioia a cui, però, bisogna arrivare preparati.
E chi più di noi sa cosa vuole dire Preparazione? Siano essi obiettivi da raggiungere correndo o liste di regali da fare, ci vuole allenamento.
Ma, per i prossimi 5 minuti, non ci pensare.
Ora leggi la storia di Natale di Folle di corsa immaginandoti seduto in poltrona davanti al caminetto acceso, con la neve che scende là fuori e copre, lentamente, ogni cosa. Compreso quell'albero addobbato laggiù ...
Questo è "Un regalo per ogni runner" e non solo
LA CORSA, CHE PASSIONE! Correva sempre, quando poteva. Bastavano solo 10 minuti, una strada, delle scarpe e un po' di inventiva.
Gli piaceva.
Non si poteva definire un runner professionista, ma nemmeno l'ultimo arrivato. Aveva le sue belle esperienze vissute e in mente tanti nuovi progetti, ma sapeva di dover imparare ancora ancora molto. Come, ad esempio, il modo per correre d'inverno.
Prima aveva provato a vestirsi a cipolla, poi a comprare super tessuti tecnici e autoipnotizzarsi, infine si era affidato al consiglio di esperti.
EPPURE, AVEVA SEMPRE FREDDO Ogni volta che si vestiva per andare a correre nel dicembre sempre più freddo, sembrava si preparasse per una battaglia. Sceglieva con estrema cura cosa indossare e poi procedeva nella vestizione di quell'armatura lentamente, cercando di trattenere l'ansia e gli sguardi a quel gelido esterno scuro e ostile. Il divertimento era volato via insieme alle foglie autunnali, lasciando solamente un pallido sole invernale di speranza.
La speranza che il Generale Inverno fosse un po' distratto e, almeno per un quarto d'ora, non gli scatenasse addosso le sue armate di vento pungente o intemperie ghiacciate. Certo, tessuti, consigli, esperienze avevano aiutato parecchio, ma aveva comunque freddo.
No, non poteva andare avanti così.
Le prime temperature sotto lo zero di dicembre, fatte di buio e alberi spettrali, piedi e mani congelati, nasi ghiacciati e occhi serrati per il freddo, gli stavano piano piano assiderando la voglia di dedicarsi alla sua passione per la corsa.
"PROVA A SFRUTTARE LO SPIRITO DEL NATALE e prenderti meno seriamente" gli propose un amico per tirarlo su di morale. "Potresti provare a correre vestito da Babbo Natale".
Il runner infreddolito trovò l'idea nemmeno troppo balzana. Scelse una delle tante gare podistiche a tema, prese barba e cappello, si vestì di rosso e partì.
Il primo km fu qualcosa di eccezionale.
Tantissimi Babbi Natale come lui e attorno a lui, tutti di corsa, a lanciare auguri e Oh-oh-oh per le vie della città. Erano anni che non si divertiva così, che non si sentiva parte di qualcosa, che non viveva lo spirito del Natale.
Poi però il cappello natalizio iniziò a stringere e la barba finta a soffocarlo. Il sacco ad ogni passo diveniva sempre più ingombrante e pesante.
Finì senza fermarsi solo grazie alla spinta degli spettatori che lo incitavano e alla forza insita in quel gioioso serpentone in movimento.
"Ma come hanno fatto a correre per 5 km in questo modo?" si chiese quel runner stanco e infreddolito osservando, con le mani sulle ginocchia, gli altri corridori barbuti.
E IL NATALE GLI CORREVA INCONTRO Provava e riprovava a correre nel gelo, comprava indumenti ancora più tecnici, studiava continuamente metodi per combattere il freddo e si cimentava in molte Corse dei Babbi Natale.
Tutto questo, però, era sempre troppo poco. I rigori dell'inverno aumentavano la fatica e la fatica lo esponeva maggiormente al freddo.
I giorni, intanto, passavano velocemente e il Natale gli correva incontro.
Così, ben presto il nostro runner infreddolito si accorse di essere in ritardo con i preparativi per le Feste.
Senza scarpe da corsa né tessuti tecnici, si fiondò in centro città con una lista di cose da fare, comprare, regalare.
TUTTO ACCADDE MENTRE CORREVA con un regalo sotto braccio, zigzagando tra la folla sotto le luminarie di Natale per raggiungere l'auto con il disco orario in scadenza.
Era appena uscito vittorioso dal negozio strapieno e stava organizzando mentalmente le ancora tante, troppe, voci della sua lista, quando realizzò.
Correva senza scarpe o vestiti adatti e non gli interessava.
Non aveva freddo e non era stanco.
Filava via veloce seppur carico.
Era stressato, ma felice.
Perché infatti metteva finalmente in pratica decine di mesi e centinaia di km di allenamenti per un qualcosa di utile, concreto.
Per un qualcosa di veramente giusto.
Correre per fare un regalo di Natale a tutti, dimostrando a parenti, amici e conoscenti quanto essi contassero.
E tutto questo gli piaceva, un po' come la corsa.
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